Giornalista freelance, scrivo e, soprattutto navigo, nel mondo della comunicazione da oltre 10 anni. Partendo dalla carta stampata locale e nazionale, in particolar modo mensili come redattore e caporedattore, dopo 8 anni ho deciso di orientarmi verso quello che oggi è la vera piazza della comunicazione, l’online.
Seguo la cronaca su una testata online, sono stata responsabile di redazione di un magazine digitale e di un app di news, sono content curator di siti web dei quali curo anche i social.
In questo mondo virtu-reale (nel quale sono felicemente incappata 5 anni fa) non mi sono limitata a fare la giornalista, ma ho iniziato a studiare come e dove comunicare al meglio le notizie. Mi sono appassionata di social network, riviste digitali, linguaggio web 2.0.
Curiosa e appassionata di temi sociali amo scovare e raccontare storie di persone: i loro progetti, le loro ambizioni. Chi crea, chi fa e chi ha fatto e chi farà. Chi vuole cambiare le cose (qui qualche racconto per l’Associazione ITalents) o chi le ha già cambiate.
Ho un altro pallino: il constructive journalism, un metodo di fare informazione scoperto due anni fa e che nei Paesi anglosassoni è già un must. Per studiarlo me ne sono andata qualche mese a Londra e Barcellona (vincendo il Progetto Professionalità Ivano Becchi) e ho iniziato a creare un network con i giornalisti che ne hanno fatto una filosofia di vita, tra cui Cathrine Gyldensted, fondatrice, Danielle Batist e Sean Wood, creatori del constructivejournalismproject.com (a questo link la versione in Italiano della quale mi sono direttamente occupata).
E comunque tutto è in divenire, per questo punto ad aggiornare spesso il mio CV.